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Prevenzione

Otoprotettori (tappi per le orecchie)

L’esposizione ai rumori sul luogo di lavoro è una delle cause principali di perdita uditiva, soprattutto nel lungo periodo. Per questo motivo, indossare otoprotettori significa fare prevenzione. E, in determinati settori, è obbligatorio per legge.
Specialisti dell'udito
Specialisti dell'udito 14/03/2022 11:12
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Cosa sono gli otoprotettori?


Gli otoprotettori, noti anche come tappi antirumore, rientrano nella categoria dei DPI (dispositivi di protezione individuale) e consentono ai lavoratori di proteggere il proprio udito dall’esposizione eccessiva ai rumori


Per essere ritenuti idonei, gli otoprotettori devono garantire una riduzione dell’intensità sonora che non superi i 75 dB, così da non isolare eccessivamente il lavoratore che deve riuscire a comunicare con i colleghi e a percepire eventuali pericoli in prossimità. 


Oltre a rappresentare una preziosa strategia di prevenzione, indossare otoprotettori è un diritto legalmente riconosciuto agli operai impiegati in determinati settori di produzione caratterizzati da boati e frastuono. Allo stesso tempo, i datori di lavoro sono legalmente tenuti a dotare i propri dipendenti di tappi antirumore professionali e conformi alle normative. 


Obbligo che deve essere accompagnato da un’accurata informazione sui possibili rischi per l’udito durante l’orario lavorativo (ipoacusia da rumore).


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Quando utilizzare gli otoprotettori?


Questo aspetto è disciplinato dal D.lgs. 81/08 che prevede l’utilizzo obbligatorio degli otoprotettori negli ambienti di lavoro con un rumore medio superiore agli 80 dB e con picchi di almeno 135 dB


Giusto per fare qualche esempio, tra i luoghi lavorativi più esposti a rumori di queste entità è possibile menzionare: 


  • cantieri edilizi;
  • fabbriche metalmeccaniche;
  • laboratori artigianali specializzati nelle lavorazioni in pietra;
  • piste di decollo e atterraggio degli aerei;
  • autofficine e centri per il cambio degli pneumatici;
  • falegnamerie. 

Tuttavia, si tratta di un piccolo elenco al cospetto di una lista molto più lunga e impossibile da riportare integralmente.  


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Tipologie di otoprotettori


Il mercato degli otoprotettori offre diverse soluzioni che variano in base al materiale, alla forma e alle modalità d’uso. 

Sostanzialmente, però, è possibile identificare soprattutto due categorie: gli inserti (tappi) e le cuffie:


  • gli inserti attenuano fino a 50 dB di rumore, sono leggeri, aderiscono meglio al condotto uditivo e possono presentare una consistenza rigida (plastica) o deformabile;

  • le cuffie, invece, garantiscono una maggiore riduzione dei rumori e necessitano di una buona aderenza alle orecchie per esercitare la loro capacità di attenuazione.

È bene precisare che anche nel caso degli otoprotettori vale un po’ il discorso degli apparecchi acustici, ovvero che eventuali differenze di prezzo possono essere giustificate dal materiale utilizzato o dal fatto che siano realizzati o meno su misura


E, soprattutto, che anch’essi richiedono un’accurata manutenzione


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Otoprotettori per sport, relax e attività ricreative


I tappi per le orecchie vengono spesso suggeriti per lo svolgimento in sicurezza di alcune attività sportive. Praticare sport acquatici, per esempio, impone la necessità di utilizzare appositi otoprotettori affinché l’acqua non si stagni all’interno del canale uditivo e possa provocare infezioni (otite) o fastidi al timpano


Spesso, anche i ciclisti si avvalgono di appositi tappi per proteggere le orecchie da polvere e intemperie. Allo stesso modo, anche gli appassionati di caccia utilizzano otoprotettori per preservare la propria salute uditiva o le persone dal sonno leggero per cercare di isolarsi dai rumori ambientali.


In definitiva, gli otoprotettori rappresentano un prezioso supporto per proteggere l’udito dall’esposizione prolungata ai rumori o dalle insidie dell’ambiente circostante.