Malattie cardiovascolari e problemi di udito
Le cellule dell’apparato uditivo, come quelle di tutti gli organi del nostro corpo, hanno bisogno dell’ossigeno trasportato dal sangue per effettuare il metabolismo cellulare. La zona dell’orecchio interno dove risiede la coclea in particolare è ricca di capillari, che irrorano le cellule garantendo una corretta ricezione e trasmissione dei suoni. Di conseguenza, se la coclea o, più in generale, i vari organi dell’apparato uditivo, non ricevono il giusto apporto di sangue e ossigeno, non riescono a captare i suoni e a tradurli in impulsi nervosi per il cervello. Si verifica quindi un calo uditivo, che può degenerare anche in sordità.
1I dati dello studio finlandese e svedese
Uno degli studi più recenti è sul tema delle malattie cardiovascolari e problemi di udito è stato condotto da un’equipe di ricercatori finlandesi e svedesi su un campione di 850 adulti (uomini e donne). Tra essi, 559 erano affetti da diversi tipi di patologie cardiovascolari e tutti sono stati sottoposti ad approfonditi controlli dell’udito (otoscopia, audiometria tonale e intervista strutturata). I risultati, pubblicati sull’International Journal of Audiology, hanno dimostrato che, in media, i partecipanti con malattie cardiovascolari avevano fatto registrare una perdita dell’udito di 0,7 dB superiore rispetto agli altri soggetti.
2Le più comuni malattie cardiovascolari e problemi di udito associati ad esse
Una delle malattie cardiovascolari che più comunemente può provocare problemi di udito è l’ipertensione. Chi soffre di ipertensione infatti ha una pressione arteriosa costantemente superiore alla norma: il sangue esercita una maggiore pressione contro le pareti dei vasi sanguigni e questo può provocare problemi al sistema vestibolare e anche un idrope endolinfatico, con conseguente comparsa di acufene, vertigini e ipoacusia. Inoltre, se si tiene conto che l’ipertensione colpisce circa il 20% della popolazione adulta, soprattutto nei paesi industrializzati, la problematica diventa ancora a più grave.
Anche il colesterolo in eccesso (ipercolesterolemia) può avere effetti negativi sulla capacità uditiva, oltre che, com’è noto, accrescere il rischio di infarto. Il colesterolo infatti restringe lo spessore dei vasi sanguigni, limitando l’apporto di sangue alle cellule e ai tessuti, o addirittura bloccandolo: se il blocco avviene a livello della coclea, è possibile che le cellule si danneggino irrimediabilmente causando una forma improvvisa di sordità monolaterale.
Anche il diabete, come abbiamo evidenziato in questo articolo, è un chiaro esempio di rapporto tra malattie cardiovascolari e problemi di udito. Se siete soggetti a rischio, vi consigliamo di tenere sotto controllo il vostro udito con controlli periodici gratuiti presso i nostri Centri Acustici partner.