Mascherina e ripercussioni sul rapporto tra audiologi e pazienti
Possono i professionisti dell’audiologia lavorare in modo efficiente indossando la mascherina? A questa domanda sta cercando di rispondere la dott.ssa Gabrielle Saunders, ricercatrice presso il Manchester Centre for Audiology and Deafness (ManCAD), con il suo studio sull’influenza delle mascherine sulla comunicazione tra pazienti e medici. Lo studio, che verrà pubblicato a breve, fornisce spunti interessanti non solo per gli esperti di audiologia, ma per tutti coloro che si occupano di comunicazione con pazienti che soffrono di perdita uditiva.
La ricerca ha coinvolto 460 persone, di cui il 41% con apparecchi acustici e il 9,2% con impianto cocleare, a cui sono state poste due semplici domande: “Comunichi in modo differente quando indossi la mascherina?” e “Pensi che la natura della conversazione cambia quando indossi la mascherina?”
- Le risposte alla prima domanda sono state: Sì: 58.9%; Forse: 17.4%; No: 23.8%.
- Le risposte alla seconda domanda sono state: Sì: 45.7%; Forse: 25.4%; No: 28.9%.
Risulta evidente che oltre la metà dei soggetti modifica il proprio stile comunicativo quando indossa la mascherina: le conversazioni sono più brevi e dirette, non si fa più affidamento sulla mimica facciale, si mantengono interazioni minime… Anzi, nel caso specifico di una conversazione con il proprio medico, “a larger proportion of people said face coverings made it much harder to hear and connect with their doctor than said it was harder to hear and connect with their doctor”.
1Perchè ci sono problemi di comunicazione con la mascherina
I problemi di comunicazione riguardano principalmente l’impossibilità di leggere il labiale. In un primo momento, questa problematica è stata “risolta” con la realizzazione di mascherine trasparenti, con cui è possibile osservar quasi liberamente le espressioni dell’interlocutore. Tuttavia, come ha riscontrato la dottoressa Saunders, e il dott. Michael Stone prima di lei, questo tipo di mascherina ha una cattiva trasmissione del suono cosa che, per chi soffre di ipoacusia, rappresenta una problematica ancora più grave. I ricercatori del ManCAD stanno lavorando per realizzare mascherine trasparenti che consentono la lettura del parlato ma con un minimo danno all’acustica.
L’esperienza personale della dottoressa Saunders
Al di là dei risultati, ancora in corso di sviluppo, è interessante conoscere il punto di vista della dottoressa Saunders, in quanto medico, sul fatto di inossare la mascherina.
˝Wearing of masks by healthcare providers is unfortunately going to affect face-to-face practice, but if there’s a silver lining to all this, it is that all medical specialities, including audiology, have rapidly found ways to provide care remotely. When using video connections, face coverings are not an issue, – although of course imperfect video connections still impact the ability to use cues from the lips”.
˝Indossare le mascherine da parte degli operatori sanitari purtroppo influenzerà le visite faccia a faccia, ma se c’è un risvolto positivo in tutto questo, è che tutte le specialità mediche, inclusa l’audiologia, hanno rapidamente trovato il modo di fornire assistenza a distanza. Quando si utilizzano le connessioni video, le protezioni per il viso non sono un problema, anche se ovviamente le connessioni video imperfette influiscono ancora sulla capacità di leggere gli indizi delle labbra”.
La risposta alla domanda iniziale “Possono i professionisti dell’audiologia lavorare in modo efficiente indossando la mascherina?” da un lato resta ancora aperta, in attesa di mascherine trasparenti con un’acustica migliore, e dall’altro viene efficacemente aggirata dall’utilizzo della telemedicina.