Difficoltà nella comprensione del parlato: perché accade?
La perdita di udibilità dei suoni ad alta frequenza spesso compromette la comprensione del parlato e l’apprezzamento della musica e dei suoni della natura. La ricerca ha dimostrato che essere tagliati fuori dai suoni ad alta frequenza può avere un impatto negativo sulla percezione del parlato negli adulti.
È anche evidente che una perdita dell’udito ad alta frequenza può comportare un tardato o mancato sviluppo normale del linguaggio nei bambini. Essere in grado di discriminare i suoni nella lingua parlata dipende molto dalla misura in cui si ha accesso ai suoni ad alta frequenza. Per molte consonanti, l’energia spettrale si trova principalmente nella regione ad alta frequenza.
Fonemi come /s/, /∫/, /t/, /z/ sono quindi difficili da discriminare se si ha un deficit uditivo nelle alte frequenze. Per esempio, nell’inglese parlato, essere in grado di discriminare /s/ e /z/ è importante, perché questi fonemi indicano i plurali, i genitivi sassoni, le contrazioni e la terza persona singolare.
Allo stesso modo, un deficit uditivo sulle alte frequenze compromette la capacità di distinguere parole dal suono simile, come “sip”, “tip”, “chip” e “ship” oppure “but”, “bus” e “bust”. Ciò avrà anche un effetto anche sulla fonazione in termini di pronuncia corretta, per esempio dei suoni /s/, nella lingua parlata. Per questo motivo, le aziende audioprotesiche hanno creato software in grado di portare in un’area udibile suoni altrimenti non più udibili.
In questo modo, l’importante rapporto armonico del suono viene conservato. In termini pratici, questo significa che, per esempio, la sveglia avrà ancora il suono della stessa sveglia.
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