Il ristorante perfetto per chi ha un calo dell'udito
Ogni giorno, in Italia si aprono sempre nuovi ristoranti, anche se scegliere quello giusto per chi ha un calo dell’udito può essere difficoltoso, poiché gli ambienti sono solitamente rumorosi e affollati.
Negli Stati Uniti stanno cercando di realizzare dei ristoranti confortevoli, che siano meno rumorosi e più gradevoli per le persone ipoacusiche.
1Coniugare perdita uditiva e amore per il buon cibo è possibile
Ad aiutare i buongustai alle prese con ipoacusia ci ha pensato, Taiha Wagner, audioprotesista professionista, grazie ad alcuni suggerimenti che possono rivelarsi piuttosto utili.
“A partire dal 2015, circa 48 milioni di persone affrontano problemi di udito di vario genere che possono derivare da infezioni all'orecchio (otite), comportamenti scorretti come ascoltare la musica ad alto volume e inquinamento acustico”.
Ecco perché gli esperti raccomandano di effettuare un controllo dell’udito una volta all’anno. Sia a scopo preventivo, sia per intervenire tempestivamente prima che eventuali disturbi uditivi possano aggravarsi e diventare difficili da trattare. Purtroppo, però, a causa di timori, di orgoglio o di imbarazzo, c'è la tendenza abbastanza diffusa di trascurare i propri problemi di udito.
Atteggiamento che si traduce in una vita sociale meno appagante e con più restrizioni. Tra queste, come si accennava in precedenza, l'attitudine ad evitare contesti particolarmente caotici come i ristoranti.
“Esistono vari siti che rappresentano una serie di sistemi di rating dei ristoranti, che oggi includono anche il livello di rumore. Zagat, per esempio, ora ha un buona categoria di ricerca per una conversazione tranquilla. Così le persone con problemi di udito possono trascorrere e godersi una serata tranquilla in un ristorante affollato”, questo è il primo suggerimento da parte di Taiha Wagner.
“Un altro consiglio può essere quello di fare una buona ricerca on-line, assicurandosi di controllare le foto, di cercare dei ristoranti che abbiano la moquette, tendaggi, muri rotti invece di pareti, di finestre e cabine. Tutte queste cose contribuiscono a smorzare i suoni di un ristorante affollato”, prosegue l'audioprotesista.
Oltre a questi piccoli accorgimenti preventivi nella scelta del ristorante, un'altra buona idea potrebbe essere quella di scegliere un posto strategicamente lontano dalle principali fonti di rumore all'interno della sala: “Una volta trovato un ristorante, bisogna chiamare in anticipo per chiedere un tavolo all’ angolo o un tavolo vicino ad una parete che tampona i rumori. Poi se si dovesse arrivare in gruppo, bisognerebbe arrivare presto in modo da poter scegliere il migliore posto al tavolo, in base alle esigenze uditive”.
Dal canto loro, prosegue il dott. Wagner, anche i ristoranti dovrebbero garantire alle persone poco udenti di potersi godere un buon piatto senza soffrire eccessivamente i rumori ambientali, dall'ideazione dell'architettura della sala alla consultazione del menù: “È importante per i ristoranti essere consapevoli del fatto che ci sono molti clienti che hanno difficoltà uditive. Quindi devono essere in grado di offrire degli elenchi stampati delle loro specialità del giorno per poi facilitare le loro richieste e di essere accomodanti per le loro esigenze soprattutto per i clienti abituali”.
In definitiva, grazie a qualche piccolo espediente, chi soffre di problemi di udito non deve necessariamente rinunciare alla buona cucina.
A questo proposito, un altro suggerimento potrebbe essere legato all'adozione di apparecchi acustici di ultima generazione in grado di ridurre i rumori ambientali e di permettere ai commensali con udito debole o sensibile di mangiare alla grande e godersi la buona compagnia senza alcun limite.